Un caffè con Il Teatrante: una nuova rubrica
Un caffè con Il Teatrante. Questo è il nome della rubrica che vi presentiamo oggi. Perché fin dalle, quando ancora si ragionava sulla linea editoriale da adottare, abbiamo sempre immaginato qualcosa di nuovo. Non per forza di migliore, ma almeno diverso. Più vicino a modalità di comunicazione che fossero chiare per chiunque si avvicinasse al nostro magazine. Senza trascurare però i contenuti. In quest’ottica, tra le varie sezioni che troverete all’interno del sito e che si aggiungeranno nel corso del tempo, non potevano mancare le interviste. Ce n’era davvero bisogno? Per noi sì e proprio per lanciare un segnale diverso. Per dare voce e spazio non soltanto a personaggi che godono già di popolarità, ma per dar voce a chi la merita.
Senza andare alla ricerca, dunque, del cosiddetto articolo clickbait ma facendo attenzione agli argomenti trattati. In quest’ottica, le nostre interviste devono dunque essere considerate, alla pari dei podcast che potrete ascoltare all’interno del sito, come dei momenti di cordiale ed amichevole incontro all’interno dei quali conoscere, conversare e discutere su tanti temi legati al mondo della recitazione. Con tutti gli intrecci possibili ed immaginabili che avremo modo di affrontare e che saranno strettamente correlati al personaggio che andremo ad intervistare. Cercando di farvi conoscere sempre qualcosa di nuovo. Un progetto, un’idea, un modo diverso di relazionarsi con il teatro ed il cinema. Questa sarà la base da cui partiremo e che ci consentirà di avviare il nostro cammino del libero pensiero. Senza inutili sovrastrutture.
Come andranno a differenziarsi dunque le nostre interviste, rispetto alla cosiddetta concorrenza? Semplicemente lasciando il giusto spazio per esprimere un’opinione che sia effettivamente tale e attraverso buone domande che possano portare a delle eccellenti risposte. Perché siamo certi che i contenuti importanti ed interessanti arriveranno dalle parole e dal cuore delle persone che metteremo al centro del discorso. Un caffè con Il Teatrante, una nuova rubrica per che sia amichevole e piacevole per chi sarà oggetto d’intervista. Spesso, infatti, l’ambito giornalistico tende a sconfinare. Si tende a prevaricare, a giudicare e soprattutto a non ascoltare. Ecco, noi vorremmo metterci nei panni di chi si trova nella scomoda posizione di dover rispondere a delle domande e, proprio per questo, vorremmo riscrivere le regole del gioco.
Come? Ascoltando con sincero interesse ed attenzione. Il risultato, ne siamo certi, sarà un sicuro successo. Perché l’onestà intellettuale paga sempre e perché entrare in dialogo ed in relazione con gli altri è anche una questione di empatia. Una persona che si sente ascoltata è portata a raccontare e non soltanto a rispondere, arricchendo un punto di vista e consentendo anche al lettore casuale di poter cogliere il contesto del discorso con interesse. Per essere ben riuscita, però, un’intervista richiede un buon equilibrio di domande, disponibilità ed interesse reciproco. Il che porta ad una conclusione: non è solo questione di risposte, ma di come saranno poste le domande giuste. E proprio qui sta il problema. Non sarà facile ma faremo di tutto per fare bene.
Il nostro intendo, inutile nasconderci, è quello di uscire un po’ dal frenetico ritmo sempre più condizionato dai social. Una pericolosa estensione che porta anche il dialogo reale verso pericolose consuetudini. Alle volte, anche durante un’intervista, a lasciare uno spazio troppo breve all’interlocutore. Noi non ci siamo abituati né vorremmo prendere queste cattiva abitudine. Per questo, attraverso questa rubrica, vorremmo poter essere davvero utili a farvi conoscere personaggi, progetti e realtà legate ai mondi del cinema e del teatro sempre differenti. Le basi di partenza per Un caffè con Il Teatrante ci sono, già nelle prossime settimane toccheremo diversi argomenti e siamo certi che sapremo gettare le basi per rendere questo spazio sempre più interessante.
Riuscire a raccontare in maniera efficace chi abbiamo di fronte non sarà sempre facile, ma vogliamo accettare questa sfida. Così come abbiamo deciso di proporvi articoli non puntando alla quantità ma alla qualità. Vorremmo dare attenzione ai nostri interlocutori quanto a voi che ci leggerete. Andando oltre la semplice critica e proporvi una sorta di racconto a due voci. Un luogo dove le risposte non rappresentano che la scintilla iniziale attraverso cui avviare discorsi sempre più interessanti e ricchi di ulteriori spunti di riflessione e curiosità. Un obiettivo ambizioso, certo, ma non per questo così difficile da raggiungere un’intervista alla volta. Come ad esempio quella che abbiamo dedicato all’attrice Giulia Di Quilio e che v’invitiamo a leggere qui insieme alle altre nella sezione dedicata al cinema.